In questo articolo, riportiamo il testo completo dell’Ordine del giorno teso ad invitare il Sindaco e la Giunta affinché venga valutata l’istituzione di uno Sportello “Nuove cittadinanze”.

Premesso che

Il  Comune di Bologna, secondo lo Statuto, orienta la propria azione per prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione, promuovendo la solidarietà nella comunità locale in particolare a favore delle fasce di popolazione più svantaggiate anche attraverso l’articolazione di servizi e la valorizzazione delle diverse culture che nella città convivono.

Premesso inoltre che

Il Comune di Bologna si è dotato di un Piano d’Azione Locale per un’azione amministrativa non discriminatoria e basata sul rispetto dei diritti umani con riguardo ai nuovi cittadini e alle nuove cittadine.

Considerato che

– Il Comune di Bologna già facilita la convivenza ed il confronto tra differenti etnie e culture, intervenendo nella mediazione e gestione dei conflitti e promuovendo attività rivolte a definire circuiti di sostegno e accompagnamento per una migliore integrazione dei cittadini di Paesi terzi. 

– Il Comune di Bologna ha già adottato un  atto di indirizzo rivolto a promuovere azioni amministrative per una migrazione regolare, ordinata e sicura, prendendo come riferimento i principi del Global Compact delle Nazioni Unite, sottoscritto a Marrakech da 164 Paesi. Quest’ultimo documento prevede la condivisione di alcune linee guida generali sulle politiche migratorie: una piattaforma in 23 punti che parte dal presupposto che la migrazione fa parte dell’esperienza umana e che il suo impatto può essere migliorato se si renderanno più efficaci le politiche sull’immigrazione e sull’accoglienza.

Considerato altresì che

– Ai fini della realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi, l’azione sinergica tra l’Ente e il privato sociale è una valida strategia per promuovere l’efficacia e il potenziamento dei servizi stessi nel territorio e garantire, pertanto, un elevato grado di soddisfazione da parte dei destinatari finali. 

– Il Comune di Bologna ha effettuato la sperimentazione dello SPAD (Sportello Antidiscriminazioni) presso il Centro Interculturale Zonarelli in collaborazione con la Polizia Locale, l’Area Nuove cittadinanze e Quartieri e 28 enti del terzo settore.

Lo SPAD accoglie, ascolta, orienta e supporta le persone vittime, o testimoni diretti o indiretti, di discriminazioni sulla base della razza, del colore, dell’ascendenza o dell’origine nazionale o etnica, delle convinzioni e delle pratiche religiose. Riceve segnalazioni e fornisce informazioni.

– Il Comune, insieme ai sindacati Cgil-Cisl-Uil e alla Questura ha siglato uno specifico protocollo d’intesa per la realizzazione di un Punto Informativo per i cittadini stranieri in attesa del permesso di soggiorno, consentendo loro di conoscere lo stato di avanzamento della propria pratica di richiesta o di rinnovo del permesso di soggiorno.

– Sul territorio vi sono vari sportelli destinati agli immigrati, comunitari ed extracomunitari, senza che tra essi vi sia un coordinamento e una chiara divisione delle competenze.

Considerato infine che

– Il Comune di Bologna ha sperimentato l’HUB per l’accoglienza dei profughi ucraini in coordinamento con  l’Ausl per quanto riguarda il test per la tubercolosi, il rilascio degli STP e la realizzazione dei tamponi per il Covid-19 e con la Polizia di Stato per le identificazioni e l’avvio delle pratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno. Questa attività emergenziale è risultata essere un efficace esempio di come possa essere gestita in modo efficiente, integrato e rapido la procedura di accoglienza dei migranti.

Tutto ciò premesso e considerato il Consiglio comunale

INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA A

– Valutare l’apertura di uno Sportello dedicato alle “Nuove Cittadinanze” presso il Comune di Bologna. Tale sportello dovrebbe integrare e rafforzare l’attività ad oggi svolta dagli sportelli attivi dedicati alle procedure burocratiche per l’ottenimento di documenti, con l’obiettivo di essere punto di riferimento per i migranti/nuovi cittadini, strumento di raccordo tra gli uffici anagrafe, l’Ausl, la Questura, la Prefettura, altri enti eventualmente coinvolti nelle procedure di rilascio dei documenti e le associazioni del territorio che si occupano del tema.  Lo scopo ultimo è quello di lavorare alla velocizzazione della presa in carico e dello svolgimento delle pratiche relative ai permessi di soggiorno, alla cittadinanza e alla tessera sanitaria, nonché all’efficacia del percorso di accoglienza.

– Valutare la possibilità di impegnare risorse per lo Sportello sopra citato con fondi propri dell’amministrazione e tramite la ricerca di fondi nazionali ed europei.