Per esperienza vissuta confermo che la situazione nelle scuole di Bologna da ottobre 2021 è la seguente: le classi dove vengono trovati alunni positivi, nella maggior parte dei casi anche uno solo, entrano immediatamente in in uno stato di sospensione dalle lezioni, comunicata con lettera dell’istituzione scolastica, senza indicazioni ma con raccomandazioni consigliate; questa sospensione ormai dura fino a due settimane.
Questo non riduce da rischi di diffusione del virus dal momento che i bambini non sono isolati dai conviventi (genitori – fratelli) e che gli stessi non hanno obbligo né giustificazione nell’astenersi da lavoro, scuola, eventuali attività sportive; tale effetto non limita, anzi è evidente che aumenta i contagi nelle scuole, perché i tempi di screening ormai non sono in linea con le direttive ministeriali. I genitori, con in mano solo la lettera di sospensione scolastica che non reca intestazione della USL non sono in nessun modo esentati dal recarsi al lavoro, dunque, dovendo rimanere a casa per prendersi cura dei bambini, lo fanno prendendosi ferie, congedo non retribuito, o retribuito al 50%, o assumendo una babysitter per la durata della giornata lavorativa se il contratto non prevede i primi due casi. Per ogni classe con positivo, mediamente ci sono 240 giorni consumati in sospensione (per i genitori), senza contare le famiglie che hanno più di un figlio per cui la situazione potrebbe ripetersi più volte nell’arco di pochi mesi.
I genitori denunciano una gestione confusa del protocollo, con lettere di quarantena che non arrivano, oppure che arrivano “retroattive”. La situazione è molto delicata, l’aumento dei casi nelle scuole sta dimostrando i buchi organizzativi di un sistema fragile e complesso.
Dobbiamo prendere atto di questa situazione e dobbiamo fare in modo che vengano istituite strutture emergenziali di gestione e di comunicazione specifiche a supporto degli uffici preposti, in modo che abbiano maggiore discrezionalità di spese e risorse per riorganizzare lo screening Covid nelle scuole primarie e medie inferiori, la cui popolazione, non ancora vaccinata.
Lo screening deve avere l’obiettivo di un tracciamento rapido, efficace per la popolazione in oggetto: efficacia nel tracciamento degli alunni, significa maggiore protezione per l’intera comunità cittadina.
Solo ora siamo al corrente dai mezzi di stampa che per i troppi tamponi da fare per i casi di Covid legati alla scuola, l’Ausl aspetta l’arrivo dell’Esercito per poter raddoppiare la “potenza di fuoco” nel punto per fare i test in auto al Parco Nord. Sappiamo che l’amministrazione sta facendo il possibile per risolvere il problema ma è giusto ribadire e sollecitare l’efficienza organizzativa.
Specialmente al possibile passaggio in zona gialla per Natale dell’ER e al fatto che proprio oggi partiranno le prenotazioni per il vaccino per i bimbi 5-11 anni e che ci sono un po’ di incognite sulle adesioni e sull’organizzazione e gli spazi dove fare i vaccini.
Dobbiamo tutti fare la nostra parte per far sì che questi disagi non si ripetano più.
Siid Negash