Sabato mattina ho assistito ad un’azione teatrale in materia di disturbi del comportamento alimentare al Mambo nell’ambito del progetto “Relazioni” realizzato grazie ad un ricco lavoro di squadra tra Informagiovani, Dedalus, Fondazione del Monte, Mambo, DAS e Tper, che già l’anno scorso aveva dato origine ad una profonda riflessione sul bullismo e che già si proietta verso il prossimo anno per proseguire l’esplorazione della complessità del mondo giovanile, partendo sempre dalla pienezza dei racconti di chi ha attraversato il dolore e ha la forza di raccontarlo.
Una video-installazione, rimarrà presente al Mambo dal 12 al 28 febbraio 2023 per offrire l’opportunità, anche a chi non ha potuto assistere alla rappresentazione di sabato, di poter entrare per qualche minuto nell’articolato mondo dei disturbi del comportamento alimentare, di cui tanto abbiamo trattato in questo consesso.
Quanto ho vissuto sabato mi ha profondamente colpito, mi ha ricordato che ci sono dolori che non percepiamo, si insinuano nelle pieghe delle relazioni cercando ombra per ripararsi e crescere, fino a diventare enormi elefanti troppo pesanti da spostare e troppo pesanti per potere continuare ad ospitarli.
Tavole piene che rimangono vuote, discorsi che riempiono l’aria e nascondono le tarme che svuotano dentro, sottili gesti che nella loro delicatezza celano impeti violenti, sguardi sintetici colmi di angoscia, tutto ciò ha riempito la stanza nella quale ognuno dei 100 visitatori singolarmente è entrato per farsi toccare dai DCA e scoprire la dimensione sommersa che vive parallelamente alla confusione della convivialità, che si espande nell’incomprensione e nel silenzio del digiuno.
Nella difficoltà della lettura delle problematiche l’arte è uno strumento fondamentale di comprensione, in questo caso il teatro ha isolato e microfonato il DCA, raccontandolo in tutta la sua angoscia, crudezza e verità.
Da sabato 100 persone in più conoscono il volto dei DCA e con uno spirito critico e sensibile potranno riconoscerli nella quotidianità.