La settimana scorsa, la Fp-cgil Bologna ha evidenziato in un comunicato stampa, le problematiche afferenti alle condizioni lavorative della mediatrici e dei mediatori con particolare riguardo all’appalto della mediazione linguistica e culturale di Ausl, gestito fino ad oggi dalla cooperativa Synergasia.

Prima la mancata erogazione degli stipendi e, ora, il rischio di non essere assunti a tempo indeterminato dalla nuova azienda per la mediazione linguistica e culturale, subentrante all’inadempiente Synergasia. 

Come abbiamo denunciato più volte la cooperativa Synergasia non ha pagato le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori dalla fine dell’anno scorso, non riconoscendo neppure i compensi dei collaboratori occasionali, circa una cinquantina. I conti correnti della coop sono stati pignorati dal tribunale di Roma e non escludiamo il rischio che l’impresa possa essere posta in liquidazione. E ora, mentre le lavoratrici e i lavoratori sono ancora in attesa dei loro compensi arretrati, per i quali dovranno attendere probabilmente la liquidazione della coop e per una parte di essi l’intervento del fondo dell’Inps, la nuova cooperativa subentrante non si sta impegnando ad assumerle tutte alle stesse condizioni, ovvero con un contratto a tempo indeterminato. 

Qualche mese fà, precisamente in  data 20 luglio 2022 si è tenuta una Commissione consiliare presso il Comune di Bologna per approfondire la situazione dell’appalto di mediazione linguistica e culturale di AUSL.  Una situazione inaccettabile, a fronte di un capitolato di appalto che obbligherebbe la cooperativa che gestisce il servizio a rispettare il contratto nazionale di lavoro. I pagamenti degli stipendi dovrebbero essere regolari e  la stabilità occupazionale dovrebbe essere garantita.

Tutti i professionisti si sono lamentati del disservizio degli ultimi mesi, dovuto a questa grave situazione di precarietà e incertezza. La popolazione straniera presente sul territorio che accede ai servizi sociali, agli sportelli sociali, alle strutture sanitarie e socio-sanitarie dell’Azienda USL di Bologna ha reso evidente la necessità di attivare un servizio di mediazione linguistica e culturale per garantire equità nell’accesso e nella fruibilità della rete dei servizi, facilitando l’empowerment delle persone straniere e assicurando contestualmente un’organizzazione strutturata d’interventi di mediazione interculturale per semplificare il lavoro degli operatori nel fornire risposte d’aiuto nei confronti di un’utenza in costante cambiamento. Il ruolo del Mediatore è facilitare la relazione fra persone straniere e servizi in situazioni sia ordinarie che di emergenza, realizzando interventi di mediazione linguistico culturale e di interpretariato e traduzione, prevenendo eventuali situazioni di conflitto.

Perciò chiediamo come gruppo consiliare un intervento immediato per garantire il puntuale rispetto delle regole e del contratto di lavoro dei mediatori e delle mediatrici. Inoltre chiediamo all’amministrazione  di  vigilare questo determinato appalto.

A tal proposito presentiamo un’ordine del giorno urgente per spingere l’amministrazione a sollecitare l’Azienda USL nel monitoraggio degli appalti in essere e quelli in divenire con particolare riguardo alla retribuzione dei lavoratori e delle lavoratrici, al fine di evitare ritardi o mancate erogazioni di paga, coerentemente con i tempi previsti dal CCNL di riferimento e con l’obiettivo di tendere alla stabilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici a chiamata.