Dal primo luglio sono stati interrotti i servizi di mediazione linguistico culturale negli uffici immigrazione delle Questure e della polizia di frontiera di tutt’Italia. Lo scopo di questa figura professionale è quello di facilitare la comprensione linguistica e l’interazione tra italiani e stranieri. Le varie associazioni, i patronati e vari sindacati della polizia hanno scritto al Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, per chiedere il reintegro dei mediatori culturali, che ritengono questi operatori indispensabili per un corretto svolgimento del lavoro. Chiedono, dunque, un urgente intervento presso le sedi preposte affinché si accelerino al massimo le procedure di registrazione della convenzione d’appalto in modo tale da permettere ai mediatori linguistici e culturali di riprendere immediatamente la loro funzione nell’ambito dell’apparato della Pubblica Sicurezza, in un contesto che si colloca nel bel mezzo di una più ampia crisi economica sociale e umanitaria. Di questo e altro parleremo anche nella seduta della commissione terza del 20 Luglio, tenuta aperta per sviscerare quali sono le problematicità dei ritardi dei Permessi di Soggiorno e le buone pratiche adottate che possono essere prese in considerazione.
Qui a Bologna invece, la settimana scorsa la la Fp-cgil Bologna e NIdiL CGIL Bologna hanno denunciato ritardi di mesi nell’erogazione delle retribuzioni spettanti agli operatori e alle operatrici che si occupano di Mediazione linguistica e culturale in appalto.
Nei servizi di mediazione linguistica e culturale dell’azienda USL di Bologna, gestiti in appalto dalla cooperativa sociale “Synergasia” di Roma, c’è un problema: gli stipendi non vengono pagati regolarmente dal gestore, tanto alle dipendenti a tempo indeterminato quanto a quelle in collaborazione.
“Abbiamo registrato ritardi fino a sei mesi nel pagamento delle retribuzioni – denunciano Simone Raffaelli della FP CGIL e Gaia Stanzani di NIDIL CGIL Bologna -: una situazione inaccettabile, a fronte di un capitolato di appalto che obbligherebbe la cooperativa che gestisce il servizio a rispettare il contratto nazionale. I pagamenti degli stipendi dovrebbero essere regolari, e arrivare entro il 20 del mese”.

Perciò chiediamo un intervento immediato per garantire il puntuale rispetto delle regole e del contratto. Inoltre chiediamo all’amministrazione di vigilare questo determinato appalto.