Le linee di mandato, sono la fotografa di quello che questa maggioranza vuole realizzare nei prossimi cinque anni. Bologna è stata sempre una città in avanguardia e tutto quello che il sindaco ha presentato è un alzare il livello della sfida, si può sempre osare e migliorare la vita delle persone.
1.Bologna che cresce per tutte e tutti con i percorsi di attivazione al lavoro di soggetti maggiormente vulnerabili come i giovani adulti in transizione (o NEET) avviando la Rete Metropolitana per l’Apprendimento Permanente. Condivisione piena sull’approccio al tema del lavoro. Investire sulla logistica. Carta della logistica etica come punto di partenza sul lavoro.
Come ci ricordava la nostra ospite Edith, la memoria che diventa presente e futuro, la Bolognina diventerà una zona dove si concentreranno i principali luoghi della creatività giovanile, della cultura critica e della memoria democratica della nostra città, dal Museo di Ustica alla Stazione del 2 Agosto. In connessione a tutto ciò viene in rilievo il tema della legalità. In questo come gruppo vorremmo tenere aperto il dialogo con tutti gli stakeholder per attuare le proposte che emergono!
2. Bologna per il diritto alla salute e alla fragilità, con dei servizi dedicati alla promozione della salute e riduzione del danno rispetto al consumo, uso e abuso di stupefacenti, con lo scopo di riuscire ad intercettare prima e meglio tutti i gruppi di consumatori, promuovendo modalità di prevenzione all’uso di sostanze attraverso il coinvolgimento degli stessi consumatori e attraverso l’offerta di una città realmente alternativa alla cultura dello “sballo” come consumo normalizzato.
Lavorare sui diritti per noi sarà molto importante. È fondamentale che Bologna lanci segnali a tutta Italia. Per questo crediamo nell’ inserimento dello Ius Soli nello Statuto del Comune di Bologna in modo simbolico, in attesa di una auspicata modifica della legge nazionale. Gli atti simbolici hanno una grande valenza politica e possono avere un risvolto concreto con operazioni collaterali che incidano sul territorio e sotto il profilo culturale.
L’ accoglienza diffusa, coinvolgendo 43 comuni, dei migranti nel progetto SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) di titolarità comunale, come scelta in grado di costruire percorsi di integrazione più efficaci e personalizzati, per garantire percorsi di vita integrata e indipendente, inserita nel tessuto comunitario del territorio.
3. Bologna verde e sostenibile; un sistema di mobilità pubblica, accessibile ed integrata, reale alternativa conveniente al mezzo di trasporto privato. Efficientamento energetico cambiando gli impianti energetici delle case e degli spazi di aggregazione pubblici. Obbiettivo di piantare almeno un albero ogni 4 persone. Avere l’incremento qualitativo e quantitativo del verde a Bologna grazie ad un importante piano di nuove piantumazioni, per arrivare a questo obiettivo di 100.000 alberi pubblici singolarmente censiti in città entro fine mandato. Cambiare gli impianti energetici delle case e degli spazi di aggregazione pubblici.
Siamo lieti della linea di cambiamento, come ha sottolineato il Sindaco, sul realizzare l’sfm ed efficientare il servizio, cosa che ad oggi non si è verificata. Si deve sentire il desiderio di prendere il treno. Su questo saremo un vigile pungolo come gruppo consiliare.
4. Bologna educativa, culturale e sportiva; scuole e territorio integrati, cultura e sport al servizio dei più giovani. Lavorare sulla rappresentanza giovanile per noi sarà fondamentale per colpire le bolle di mancanza di ascolto delle più giovani generazioni e per sviluppare una cultura delle istituzioni e dell’amore per la politica, anche in risposta a tutto il disagio che in queste settimane è manifesto.
A proposito di opportunità crediamo che proprio in questa parola si possa trovare parte della lettura della risoluzione del problema della sicurezza. Il disagio che non si racconta e non si investiga, si tenta di combatterlo alla ceca. Crediamo che la prima cosa da fare sia indagare. Creare sogni e opportunità. Il massimo che la nostra città può offrire è una telecamera? È una macchina dei vigili o della polizia locale? Certo, sono fondamentali, ma sono il massimo? Crediamo, che dobbiamo a problemi complessi, risposte più complesse che vadano a colpire la radice del disagio e non la sua punta.
Lavorare con i centri di aggregazione giovanile che svolgono attività di socializzazione informali e aperte a tutti, con l’obiettivo di creare gruppi il più possibile eterogenei. Con i centri socio-educativi, ai quali si accede invece tramite iscrizione o su segnalazione dei servizi che coinvolge anche le famiglie dei minori. Rafforzare l’educativa di strada, un servizio che avvicina alle risorse e alle opportunità formative e culturali del territorio molti giovani. Questi servizi possono anche prevenire il bullismo, individuando i minori a rischio e allertando, nei casi più gravi, i servizi sociali. E quando si verificano episodi di violenza o vandalismo, i ragazzi che vi sono coinvolti vengono aiutati a rielaborare quanto successo e a prenderne consapevolezza.
5. Bologna vicina e connessa, case di quartiere e case della salute. L’istituzione, cooprogettando e cooprogrammando assieme al Terzo Settore, opera in prossimità del cittadino/a. Case di quartiere come hub creativi. Creatività sociale, culturale, e nell’immaginazione di servizi. Servono spazi di aggregazione periferici, che sappiano rendere la periferia centro e offrire opportunità e stimoli. Aprire infine la discussione per valorizzare le aree dismesse delle Ferrovie e le aree militari.
Concludiamo dicendo che saranno cinque anni del Fare con un ambizione nobile di crescere i nostri figli in una città all’altezza della sfida.
Siid Negash
Giacomo Tarsitano