“Se la Giunta continua a dipingere le auto come un pericolo pubblico e prendendo scelte per impedirne l’uso, quali le pedonalizzazioni, il tram, la città 30, facendo proclami contro i mezzi privati, prima o poi qualche squilibrato ci crede e mette in atto gesti del genere”. Questo è il tono delle osservazioni della minoranza sui giornali a seguito dell’azione del gruppo “Tyre extinguishers” asserendo implicitamente che l’amministrazione comunale sia mandante delle azioni che si sono svolte nel weekend cogliendo l’occasione per scagliarsi contro la linea politica adottata in materia di mobilità, dipingendola come vessatoria e violenta nei confronti di chi guida la macchina. Direi che la confusione in queste dichiarazioni regna sovrana.
In primo luogo il movimento che ha rivendicato l’azione è diffuso in tutto il mondo, come il cambiamento climatico e le forme di manifestazione e protesta che la società civile con totale autonomia decide di assumere a prescindere da chi governa. Mi dispiace deludere la ricostruzione delle minoranze che vede un legame ombelicale tra movimenti ambientalisti radicali e amministrazione, l’unica certezza che io vedo è che le manifestazioni ambientaliste nella sventurata ipotesi in cui foste stati voi al governo della città sarebbero state certamente maggiori e più severe, perché la protesta si fa più aspra dove aumenta il conflitto.
Il gesto di sgonfiare le gomme delle automobili è certamente fastidioso per chi lo subisce per questo le autorità competenti faranno certamente le loro verifiche.
Ci terrei però a chiarire la posizione politica dell’amministrazione, noi vogliamo politiche che riducano l’esistenza di auto non perché c’è qualcuno che la notte sgonfia le gomme ma perché è giusto e necessario per il pianeta e la nostra città. Dalle dichiarazioni rilasciate dalla minoranza risulta poi evidente che abbiamo concezioni diametralmente opposte di violenza, per loro è violento difendere gli utenti deboli della strada con azioni quali città 30, tram e pedonalizzazioni, per noi è violento chi sfreccia ai 70 km/h in strade urbane e densamente abitate rischiando di ammazzare pedoni e ciclisti. L’amministrazione non vessa una categoria ma dei comportamenti, cercando piano piano di cambiarli, fino ad arrivare ad eliminare, in un futuro che speriamo prossimo, spostamenti inutili con mezzi privati ingombranti e a scegliere forme di mobilità sempre più sostenibili e sicure.