In questi giorni a Glasgow si sta tenendo la conferenza Cop 26 sull’emergenza climatica. Vorrei porre l’attenzione di tutti voi su quanto è manifesto. Questa conferenza più che mai ha fotografato 2 mondi: quello dei politici e quello degli attivisti. Il primo confinato sulle passerelle, intrappolato nelle parole e il secondo dirompente nelle strade, forte del sogno di risposte concrete. Mancano pochi giorni alla fine e la mia speranza è che questi due mondi riescano il più possibile a sovrapporsi e comunicare. Se così non fosse Glasgow sarà un fallimento, altro tempo perso nella corsa frenetica all’anno che dovrà essere il più pulito dell’era moderna: il 2050.

Davanti a questa grande spaccatura tra politica ed esigenze primarie noi a Bologna siamo chiamati a scegliere. Come è scritto nel programma della maggioranza e nell’Agenda dei primi 100 giorni del nuovo mandato, chiediamo che si corra e che Bologna si candidi tra le prime cento città europee che puntano alla neutralità carbonica entro il 2030, con un “contratto/programma” condiviso tra tutti i soggetti coinvolti da questa grande sfida (istituzioni, imprese, mondo della ricerca, associazioni e cittadini). Attraverso di questo dobbiamo definire un programma per la decarbonizzazione che individui con chiarezza strumenti, azioni e tempi verso la neutralità climatica di Bologna, accelerando il tasso di conversione alla produzione locale di energie rinnovabili (fotovoltaico, biomasse, idrogeno), anche attraverso l’identificazione di missioni strategiche da condividere con le società partecipate e la sperimentazione di comunità energetiche diffuse nel territorio metropolitano.

Non possiamo chiacchierare, dobbiamo agire da subito nelle commissioni con scelte forti e che impongono cambiamenti di abitudini netti. Dobbiamo imparare ad essere impopolari per fare un favore alla popolazione.

Nella spaccatura che ho evidenziato all’inizio di questo breve intervento ho detto che ci sono 2 mondi. Quello dei politici e quello degli attivisti. Ecco io credo di appartenere ancora al secondo ma spero che entro la fine di questo mandato possa dire fieramente di appartenere al primo perché siamo stati in grado di non scappare davanti alle difficoltà e di aver fatto di tutto per superarle.

IMPEGNA il Sindaco e la Giunta

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Giacomo Tarsitano