In questi giorni sta crescendo la mobilitazione per evitare che gli esami si tengano in forma semplificata nelle zone alluvionate, per questo motivo sta circolando una petizione online contro la maturità e gli esami di terza media senza scritti. 

Quando si pongono problemi nell’ambito scolastico la risposta che si fornisce sempre è quella del taglio, della semplificazione, della sottrazione di tempo. Credo invece che a maggior ragione, nei luoghi dove si è sofferto un momento drammatico sia opportuno fare il possibile per garantire la pienezza dell’esperienza scolastica anche nella sua manifestazione degli esami, che sono momento formativo fondamentale e di profonda cura dello studente. Dedicare tempo ed energie al momento della valutazione è il primo passo per fare sentire lo studente soggetto di interesse e non solo oggetto di una trasposizione numerica. 

Mi associo quindi alle richieste della rete che sta sollecitando la possibilità di potere comunque sostenere le prove scritte: “Spettabile Ministro, ci lasci godere a pieno di questa ultima prova, a chiusura di un ciclo, senza limitazioni e senza agevolazioni di cui non abbiamo bisogno! Per noi, esso costituisce un traguardo fondamentale per il nostro percorso di crescita e maturazione, e vogliamo che tale resti, con tutte le sue caratteristiche, così come è stato per generazioni di studenti.

Chiediamo pertanto il ripristino, anche per le scuole della Romagna, dell’Esame di Stato con i suoi scritti”.