In Consiglio parliamo di giovani e studenti universitari solo in corrispondenza di fatti tragici o episodi fastidiosi, quali i casi di suicidio per ragioni di studio, i casi di violenza, il consumo di sostanze stupefacenti, il rumore nelle piazze il sabato sera, la mancanza di voglia di lavorare, salvo ignorare gli stipendi da fame, le manifestazioni per l’ambiente che recano disagio alla mobilità. I giovani nel dibattito politico sono spesso un problema, non il futuro, certamente non soggetti attivi nella costruzione della società, ma soggetti passivi verso i quali proiettare frustrazioni, colpe e svolgere analisi su analisi.
Gli studenti sono o un interlocutore scomodo da ignorare o soggetti privi di opinione da accompagnare per mano ovunque.
Come Consiglio comunale di Bologna ci vogliamo muovere in una nuova direzione, riconoscendo un potere interlocutorio alla comunità studentesca che vive la nostra città, consentendole di influire realmente nel dibattito politico, in qualità di soggetto collettivo al quale rendere conto delle scelte assunte e al quale prestare ascolto per proposte.
Lo strumento per rendere questo possibile sarà la partecipazione di una rappresentanza del Consiglio degli studenti dell’Università di Bologna ai lavori consiliari, non solo con facoltà di parola ma anche con capacità di orientare il dibattito su temi di interesse della comunità studentesca tramite la proposizione di Udienze Conoscitive. A questa modalità di coinvolgimento si è arrivati dopo un lungo periodo di interlocuzione con tutte le realtà rappresentate nel Consiglio studentesco e su loro sollecitazione.
La presenza della rappresentanza degli studenti in Consigli comunale sarà una grande opportunità per affrontare in modo nuovo le tematiche che tanto ci animano, dalla gestione della vita notturna, alla questione abitativa, passando per il clima, fino alla comprensione delle azioni di protesta. Sarà un elemento nuovo nella lettura dei conflitti e un passo in più verso la loro soluzione.
Con tale strumento si realizza per la prima volta anche un reale coinvolgimento politico dei fuori sede, il 57% degli studenti che frequenta UNIBO lo è. Questi non possono votare alle elezioni amministrative della città che li ospita, ma possono votare alle elezioni studentesche, che da ora in poi saranno occasione reale per influire sulle scelte per la città.
Con l’approvazione della Delibera oggi in trattazione si attribuisce un peso nuovo alla rappresentanza studentesca in città e di conseguenza un più alto valore alle elezioni studentesche, che da tempo soffrono una severa crisi, all’ultima tornata si è registrata un affluenza dell’11 %, dato che auspichiamo possa mutare in positivo al prossimo appuntamento con le urne, magari grazie anche alla partecipazione di movimenti che ad oggi hanno preferito non prendervi parte per praticare la propria attività politica in altro modo.
In conclusione quanto stiamo votando oggi rappresenta un’investitura di responsabilità per gli studenti che si trovano a gestire un nuovo potere e per noi che siamo seduti in quest’aula, che siamo chiamati a dare fiducia, cosa forse più complicata e rivoluzionaria in un mondo dove l’occlusione di spazi e la scarsa capacità da parte degli adulti di passare il testimone la fa da padrona.
Allora ciò che chiedo a me stesso e a tutti i colleghi è di curare la consegna di fiducia che abbiamo deciso di realizzare, il messianico “avanti i giovani” oggi diventa qualcosa di serio e concreto che non deve naufragare alla prima difficoltà, l’unanimità spero che in tal senso sia un segnale positivo.
Ora arriva la parte più complicata che è la messa a terra della delibera, il lavoro che verrà auspico che sia orientato all’ascolto della comunità studentesca e nell’interesse preminente della stessa, conservando uno spirito collaborativo per realizzare ciò, arrivando il prima possibile ad avere in aula Presidente e Vicepresidente del Consiglio degli studenti.
Di seguito riportiamoil testo della delibera che promuove il diritto di partecipazione ai lavori consiliari di rappresentanti del Consiglio degli studenti dell’Università di Bologna approvato oggi all’unanimità.