Purtroppo, è vero che la mancanza di sicurezza colpisce spesso in modo sproporzionato le persone povere rispetto ai ricchi. Ciò è dovuto a diversi fattori socio-economici e strutturali che influenzano l’accesso alla sicurezza e alla protezione. Come gruppo ci interessa un ordine pubblico innovativo e presente specialmente nei quartieri popolari con attenzione a chi subisce in modo prepotente le difficoltà che derivano da situazioni problematiche.

La stessa Questura di Bologna ha sottolineato l’importanza di coinvolgere i cittadini e le attività commerciali nella prevenzione della criminalità. Il concetto di “riprendere possesso delle piazze e dei giardini” attraverso iniziative mirate è un modo per allontanare coloro che si dedicano ad attività criminali. Pertanto, promuovere un ambiente urbano vivace e attivo può contribuire a scoraggiare tali comportamenti, in tal senso crediamo che l’amministrazione debba investire energie e risorse, confermando la sua presenza in modo costante anche in momenti nei quali non vi sia un picco di attenzione mediatica e di presenza degli interventi delle forze dell’ordine, importanti per dare una risposta immediata ma non risolutivi dei problemi che riguardano il territorio.

Ci sono già state alcune azioni meritevoli di attenzione per migliorare la sicurezza e la qualità della vita in determinate aree. È positivo che vi siano presidi come quello di via Serra, dove i negozi e le attività tengono lontana la criminalità, come accade anche in vie limitrofe quali via Elisabetta Siriani, via Matteotti e via Tibaldi.

In più sono state avviate azioni specifiche come quella di Piazza dell’Unità, come la riqualificazione di determinate aree e l’implicazione dei cittadini tramite comitati locali. Questi sforzi includono la pulizia della piazza, la sostituzione delle panchine e il coinvolgimento di scuole, ragazzi e altre organizzazioni attive sul territorio per animare lo spazio pubblico. Questi tipi di iniziative possono continuare a contribuire alla creazione di una comunità più vivace e inclusiva, con l’auspicio che vengano sempre più riprodotti.

Il fenomeno degli episodi di criminalità e dello spaccio è da considerare in un’ottica anche più ampia all’interno di dinamiche articolate e globali quali ad esempio la tratta di esseri umani. La prevenzione gioca un ruolo cruciale nel contrastare questi fenomeni, fornendo informazioni e supporto alle potenziali vittime. È importante collaborare con le organizzazioni che lavorano attivamente nel campo della tratta e del grave sfruttamento. Queste organizzazioni possono fornire competenze specializzate, supporto alle vittime e informazioni cruciali per contrastare efficacemente queste forme di criminalità. È essenziale fornire un sostegno adeguato alle vittime, inclusi percorsi di fuoriuscita sicuri e protezione. Ciò può includere assistenza legale, alloggio sicuro, accesso ai servizi sociali e supporto per ottenere documenti legali. Le forze dell’ordine devono essere adeguatamente formate e sensibilizzate sui fenomeni della tratta e del grave sfruttamento. Ciò include la conoscenza delle leggi e dei protocolli per l’identificazione e l’assistenza alle vittime, nonché la collaborazione con altre agenzie e organizzazioni coinvolte nella lotta contro questi crimini. 

È importante sottolineare che i cambiamenti significativi richiedono tempo e sforzi costanti su più livelli come dimostra la complessità di fenomeni che hanno una ricaduta locale ma origini a livello di politiche nazionali ed internazionali, per questo come amministrazione locale l’impegno deve essere massimo nell’integrare l’attività delle forze dell’ordine e nel valorizzare le comunità, non lasciandole sole e fornendo gli strumenti per renderle protagoniste nei propri ambienti quotidiani, di pari passo però vi devono essere iniziative di più ampio respiro che inizino seriamente a cambiare i meccanismi che danno origine a sacche di disagio e diseguaglianze, incidendo sulle politiche migratorie, sull’accoglienza, sulla disciplina in materia di consumo e commercio di sostanze stupefacenti, sul sistema carcerario ed educativo, al fine di avere un supporto sistemico reale che permetta concretamente lo sviluppo di esperienze di riqualificazione territoriale e personale positive e di lungo periodo. 

La Bolognina è espressione di tutte le potenzialità e delle difficoltà racchiuse in questo intervento, come gruppo saremo presenti nell’agevolare e supportare qualsiasi iniziativa che possa produrre trasformazioni edificanti.